Questi pezzi sono stati creati in risposta alla tragedia palestinese, incarnando la mia indignazione verso il genocidio perpetrato da Israele e la complicità dei paesi occidentali.
Mosso da questo sentimento, ho realizzato una serie di vasi che esprimono un senso di lacerazione, sofferenza e precarietà.
Queste opere rappresentano memoria, rabbia e resistenza, riflettendo sofferenza e determinazione in mezzo a un conflitto devastante. Questi vasi rappresentano un rifiuto di accettare l’indifferenza di fronte al genocidio e servono come monumenti eterni per le vittime e per coloro che lottano per il diritto di esistere.
Ogni pezzo testimonia il massacro subito dal popolo palestinese e le ingiustizie che affronta.